Villa Necchi Campiglio

    Tra il 1932 e il 1935, la villa fu costruita dall’architetto milanese Piero Portaluppi, su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di suo marito, Angelo Campiglio, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi.

    L’edificio è sopravvissuto praticamente intatto sia all’esterno con il suo ampio giardino, un campo da tennis e una piscina; sia all’interno con la sua ricca successione di stanze. L’architettura, le arti decorative, gli arredi e le collezioni conservate esprimono un tutt’uno armonioso con l’alto tenore di vita dei suoi proprietari. Lo splendore degli arredi déco, degli oggetti d’uso e di importanti pezzi d’arte è stato impreziosito in tempi recenti dal lascito delle collezioni de’ Micheli e Gian Ferrari, ricche di opere: da Tiepolo e Canaletto fino a Sironi, De Chirico, Martini e Wildt. Dal novembre 2017 la villa si è arricchita anche della Collezione Guido Sforni (1935-1975): 21 opere su carta di grandi artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani Matisse e altri.

    Villa Necchi è una delle numerose proprietà del FAI-Fondo Ambiente Italiano, donata da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi, nel 2001 e oggi, costituisce uno scenario suggestivo per mostre e manifestazioni.