Pinacoteca Ambrosiana

    La Pinacoteca Ambrosiana fu istituita nell’aprile del 1618, quando il Cardinale Federico Borromeo donò la sua collezione di dipinti, statue e disegni alla Biblioteca Ambrosiana, da lui stesso fondata nel 1607. Venne concepita dal fondatore come un centro di studio e di cultura: egli volle, infatti, che fiorissero in essa altre istituzioni come il Collegio dei Dottori (1604), la Pinacoteca (1618), l’Accademia del Disegno (1620).

    Oggi, nelle sue 26 sale i visitatori possono ammirare straordinarie opere d’arte che vanno dal XV al XX secolo, tra le quali si ricordano il Ritratto di Musico attribuito a Leonardo, il Cartone della scuola di Atene di Raffaello, la Canestra di frutta di Caravaggio, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, La Madonna del Padiglione di Botticelli e il magnifico Vaso di fiori di Bruegel il Vecchio. Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci in occasione di Expo 2015 (1 maggio – 30 ottobre) è stato esposto in un ciclo di mostre iniziato nel 2009 presso la Biblioteca Ambrosiana (Sala Federiciana) e presso la Sagrestia del Bramante: circa 45 pagine alla volta per un periodo di tre mesi, il tempo massimo fissato dalle norme archivistiche internazionali in cui questo tipo di documenti può rimanere esposto alla luce. Passeggiando tra una sala e l’altra si possono scoprire anche delle vere e proprie curiosità, come i guanti indossati da Napoleone a Waterloo, gli astrolabi e le sfere armillari della collezione Settala, o la teca contenente una ciocca di capelli di Lucrezia Borgia, davanti ai quali vennero a ispirarsi illustri poeti come Gabriele D’Annunzio e Lord Byron.