Museo delle Illusioni

    Il nuovissimo Museo delle Illusioni, scatola magica su due piani in via Settembrini 11, poco distante dalla Centrale, nasce con l’idea di stuzzicare la vista e la percezione dei visitatori, sulla scia di un format che ormai è sempre più diffuso in tutto il mondo, da New York a Dubai, dopo il successo del primo, fondato nel 2015 a Zagabria dal croato Roko Zivkovic.

    Il museo è ai primi piani di un bizzarro palazzo di inizio Novecento, decorato con facce mostruose e mosaici, uno dei quali, su via Boscovich ancora porta la scritta Pathé: progettato da Giulio Ulisse Arata, era la sede del celebre casa di produzioni cinematografiche francese. Entrando, le illusioni contemporanee si scoprono di due specie. Alle pareti, discreti e meno presi d’assalto, dei quadri illustrano scherzi ottici, percettivi e cognitivi che sfidano la prospettiva e ingannano il cervello, interessanti soprattutto per le visite didattiche a fondo scientifico.
    La seconda serie di attrazioni, che però attira di più l’attenzione dei visitatori è quella delle stanze: superfotogeniche, studiate ad uso di scatto per i social con tanto di bollo per terra da dove osservare e riprendere la scena, scatenano l’entusiasmo, la fantasia e i sensi di chiunque entri nel museo.