Costantino

Nato nei Balcani, nei pressi dell’odierna città di Nis in Serbia, Costantino è stato proclamato imperatore romano nell’anno 306, mentre si trovava in Britannia, a Eburacum, l’attuale York; la sua residenza preferita era la tedesca Treviri (dove è nato sant’Ambrogio), il suo documento ufficiale più famoso è l’editto proclamato a Milano, ma il suo nome si lega soprattutto alla nuova capitale orientale, Costantinopoli, l’attuale Istanbul; e intanto, sua madre Elena si occupava delle ricerche della croce di cristo a Gerusalemme. Bastano queste coordinate geografiche per dare l’idea della frenetica attività di Costantino nei territori dell’Europa e del Medio Oriente. Nell’anno 313, nel sito oggi occupato dalla chiesa di San Giorgio a Palazzo lungo via Torino, Costantino ha proclamato il fondamentale “editto di Milano”, il documento ufficiale con cui si chiude la lunga persecuzione religiosa e si sancisce (con un pizzico di… ragion di Stato!) la libertà di culto. Ecco il passaggio fondamentale: “…fra le disposizioni che vedevamo utili a molte persone o da mettere in atto fra le prime, abbiamo posto queste relative al culto della divinità affinché sia consentito ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità”.