Arca di San Pietro Martire, Sant’Eustorgio

Costruita dietro l’abside dell’insigne e austera basilica di Sant’Eustorgio, la Cappella Portinari si affaccia sul verde del parco delle Basiliche; l’interno si raggiunge attraverso un percorso autonomo, affacciato sul primo chiostro e sulla sagrestia monumentale. Realizzata intorno al 1468, è il gioiello del Quattrocento a Milano, un Rinascimento che sta appena spuntando sotto la dinastia degli Sforza. Le forme nitide dell’architettura, progettata secondo i precetti umanistici dal fiorentino Michelozzo, sono vivacizzate dall’arcobaleno di colori degli affreschi di Vincenzo Foppa, ricchi di animazione, di personaggi, di suggestioni di clima e di luce. Al centro si trova la grandiosa Arca di san Pietro Martire, firmata dal pisano Giovanni di Balduccio e datata 1339. È lo spettacolo del lusso visconteo, un delirio di trine, guglie, colonnine tortili, statue grandi e piccole, bassorilievi. Otto snelle e fascinose allegorie di Virtù, autentiche pin-up trecentesche, sorreggono il sarcofago vero e proprio, con potenti scene della vita del santo.