“Trentotto chilometri appena separano Amboise da Loches, in Francia. Nella prima vi approdò Leonardo da Vinci, anno 1516, su invito personale del Re Francesco I Valois. Nella seconda, in un’ampia cella del maschio medievale, vi fu rinchiuso Ludovico il Moro Sforza, fatto prigioniero dai francesi. Morì, pare, nel 1508. L’invenzione di questo racconto muove dall’idea che il Moro nel 1516 fosse ancora vivo e che il Re di Francia chiedesse al Maestro toscano di recarsi da lui affinché la smettesse di lamentarsi per il trattamento di prigionia. Ne nasce quindi un serrato confronto fra i due, un pretesto narrativo per ripercorrere le vicende del Ducato milanese secondo i due punti di vista. Con un finale a sorpresa, che – ovviamente – non vi anticipo!”
Il nuovo breve romanzo storico di Fabio Lopez, è invenzione ma non falsificazione, tutto basato su fonti certe e attendibili, citazioni dirette dagli scritti e qualche interpretazione non sempre ortodossa, seppure possibile. Sulla scia della penna di Guido Lopez, celebre padre di Fabio, noto per le molte opere dedicate a Milano e alla sua storia, nasce una fluida narrazione ricca di novità documentali, curiosità, aneddoti per leggere la Milano del Rinascimento.
Per chi è rimasto orripilato dalle falsità mostrate in TV nel recente sceneggiato dedicato a Leonarda da Vinci, questo è un falso vero. E costa poco!
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di Beatrice Morelli
